Buongiorno! Quando penso ai materiali utili per il ricamo, la prima cosa che mi viene in mente sono i filati.
Sul mercato se ne trovano veramente tanti tipi; personalmente uso prevalentemente filo mouliné, ma non disdegno altri tipi di filato e mi piace creare dei mix. Ho usato anche cotone da uncinetto, filo da cucito e per la tagliacuci (ne ho parlato qua) perché penso che il ricamo contemporaneo sia piuttosto libero dai canoni classici.
Visto che non amo parlare per sentito dire, scriverò solo di materiali utili per il ricamo che ho provato personalmente.
Il filato mouliné è venduto in matassine di circa 8m, prevalentemente è in puro cotone, ma si trova anche in rayon e poliestere, a seconda degli effetti che si vogliono ottenere. Le matassine di mouliné sono composte da sei fili separabili, per creare spessori differenti: di norma per i micro ricami o per lavori dettagliati (vedi il ritratto animale e la pittura ad ago) si usa un filo solo, andando ad aumentare per ricami grandi o per il punto satin.
Nella foto qua sopra vi mostro tre matassine di marche differenti: la prima è DMC, quella centrale è una cinesata pazzesca e l’ultima è Anchor. Parto dalla cinesata presa su Amazon: 152 matassine a un prezzo decisamente basso; il filato fa il suo dovere ma non eccelle. Ripete la numerazione della DMC, ma non sempre corrisponde alla perfezione; non è cotone ed è poco ritorto: questo fa si che al momento dell’infilatura il filo tenda ad aprirsi, cosa che non succede con gli altri due marchi.
DMC e Anchor: questi filati sono in puro cotone, sono ben ritorti e hanno maggiore lucidità; per la lucidità direi che DMC batte Anchor, ma sono entrambi ottimi fili.
Anche il marchio PROfilo ha un ottimo moulinè, ha un costo tutto sommato contenuto, ma purtroppo faccio sempre più fatica a trovarlo nei negozi, inoltre anche gli altri marchi nominati in precedenza si possono trovare a prezzi convenienti. Un rivenditore mi ha spiegato che ha smesso di tenere PROfilo in quanto la gente preferisce rivolgersi ai marchi più noti; peccato perchè è veramente valido.
In questa foto abbiamo due rocchetti vintage: uno è sintetico e il secondo, più lucido, è in seta. Come vi dicevo in precedenza ritengo il ricamo contemporaneo e le illustrazioni ricamate, una forma d’arte libera da restrizioni ed amo usare anche filo da cucito, in particolare quello in seta pieno di luce, ma con il difetto di scivolare facilmente dall’ago e quindi sfilarsi.
DMC ha messo in commercio anche filati speciali, come queste matassine satin, che hanno la brillantezza del filo di seta e dei colori pazzeschi. Le matassine sono sempre di 8 m, composte da fili separabili, ma sono in rayon. Il rayon è ricavato da fibre di cellulosa ma con molti trattamenti chimici; il mouliné satin è piuttosto caro, ma sicuramente, magari per non spendere un capitale, si può usare per piccoli dettagli pieni di luce.
Un altro filato speciale della DMC è quello fluo, 100% poliestere: strepitoso sul nero, blu scuro, sul verde militare e sui grigi.
Ora una chicca veramente utile. Online si trovano delle ottime tabelle comparative per trovare i colori corrispondenti dei principali marchi di filato, ma esiste anche una fantastica app da scaricare e avere sempre nel cellulare: si chiama Embroidery floss e la trovate facilmente nel Play store o andando a questo link. La uso tantissimo quando studio le palette di colori: è facile e intuitiva.
E ora, sempre a proposito di filo, quanto lunga deve essere la gugliata? Per evitare di creare nodi e pasticci vari è consigliato lavorare con il filo non troppo lungo. La misura ideale si prende tenendo il filo tra pollice e indice e portandolo fino al gomito, oppure misurando da spalla a spalla. Vedrete che le misure sono simili e sono quelle consigliate per ricamare in scioltezza. Con quest’ultima perla di saggezza vi lascio fino al prossimo post.
Fatemi sapere se avete curiosità specifiche sui materiali utili per il ricamo, consigli e domande. O se avete voglia lasciatemi un saluto per farmi sapere che avete letto il mio post!
Molto interessante! La misurazione della gugliata mi ha riportata indietro nel tempo, quando bambina di pochi anni, non andavo ancora a scuola, passavo l’estate a Noci a casa della nonna e mi incantavo a guardare le zie, esperte ricamatrici, che misuravano il filo nel modo che hai descritto 😊
Che bella cosa Viviana! Del ricamo contemporaneo amo proprio il mix di tradizione e modernità!